Campagna "Libera i partiti !"
Campagna di opinione - autore: admin - pubblicazione del: 27-09-2010
I partiti dovrebbero essere strumenti al servizio dei cittadini; invece molto spesso difendono gli interessi delle varie caste.
Per cambiare questo stato di cose le solite iniziative non bastano (raccolta di firme, manifestazioni di piazza, etc.): occorre "costringere" i partiti ad un reale rinnovamento in modo che i cittadini possano esercitare un controllo diretto sulla politica.
L'unico movente che può veramente spingere i partiti a cambiare è la paura di perdere consenso elettorale.
Chi vuole veramente contribuire a voltare pagina ora ha una concreta opportunità.
Stiamo lanciando una vasta campagna-ultimatum, trasversale a tutta la politica italiana, che impegna gli aderenti a indirizzare il proprio voto unicamente verso quei partiti che adotteranno autonomamente, senza bisogno di leggi, alcune semplici regole, studiate appositamente, che mirano a liberare i partiti dai gruppi di potere che molto spesso li "usano". In altri termini:
Meno amici del quartierino e
più politica al servizio dei cittadini.
Le regole sono esposte qui sotto. Esse si ispirano al principio che la miglior medicina per un partito malato sia una iniezione di vera democrazia per dare più spazio alla gente con i suoi problemi.
Con molta probabilità la legislatura terminerà in anticipo e in periodo pre-elettorale i partiti sono molto sensibili alla voce degli elettori. Approfittiamone lanciando tutti insieme un ultimatum ai partiti aderendo a questa campagna che li "obbliga" a un reale rinnovamento!
Affinché la tua adesione conti effettivamente dobbiamo essere in tanti. Puntiamo a raccogliere centinaia di migliaia di adesioni. Pubblicizzeremo la campagna con ogni mezzo a nostra disposizione, contatteremo un numero elevato di persone, gruppi, associazioni.
Fa conoscere l'iniziativa a quanta più gente possibile. Diventa anche tu "alfiere" della campagna-ultimatum. La tua collaborazione può essere importante !
Questa è l'occasione che hai per cambiare. Non lasciartela sfuggire ! Puoi concorrere in modo concreto a migliorare questo paese e ad assicurare un futuro diverso per i giovani.
Il tempo delle chiacchiere è terminato, è giunto il momento di passare ai fatti!
Il sito contatterà tutti i partiti e li informerà sulla campagna e sui suoi esiti, come pure pubblicherà le loro reazioni. Nel caso in cui i partiti si dimostrino restii o incuranti potrà organizzare delle iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento.
=== Le regole alla base della campagna-ultimatum ===
Ogni volta che si approssimano le elezioni politiche tutti i partiti fanno un gran parlare di meccanismi elettorali: maggioritario, uninominale, sbarramento, doppio turno; ognuno di questi metodi ha i suoi vantaggi, ma nessuno da solo è in grado di costringere i partiti ad un reale rinnovamento perché lasciano intatto il potere nelle mani di una cerchia ristretta che si perpetua e porta avanti i propri interessi. Serve qualcosa di molto stringente. Dobbiamo obbligare i partiti a scendere in mezzo ai cittadini e a farsi carico dei loro problemi. Come?
La "politica al servizio dei cittadini" si contraddistingue per quattro regole d'oro:
1. I candidati devono essere legati al territorio in cui si presentano per poter conoscere bene le problematiche locali e essere a loro volta conosciuti e valutati dalla popolazione per le loro competenze e i loro meriti (regola della territorialità)[1]
2. I candidati una volta eletti onorevoli devono lasciare tutte le cariche che li distolgono dai loro impegni (regola della incompatibilità)[2]
3. I criteri con cui i cittadini possono avanzare la propria candidatura all'interno di un partito devono essere resi pubblici e non devono essere discriminatori. Potranno essere respinte soltanto le domande dei candidati che non vengano ritenuti idonei e tale respingimento dovrà essere motivato. Dovranno essere resi pubblici i curriculum dei candidati, le loro dichiarazioni dei redditi, le loro eventuali pendenze giudiziarie (regola della trasparenza)
4. I candidati da presentare alle elezioni devono essere scelti attraverso elezioni primarie. I partiti sottoporranno in ogni territorio l'elenco di coloro la cui candidatura è stata ammessa e i cittadini (iscritti e possibilmente anche simpatizzanti) indicheranno tutte le persone da loro ritenute adatte a far parte della lista elettorale tracciando una crocetta a fianco dei loro nomi. L'ordine nella lista elettorale dipenderà dal numero di voti conseguiti (regola della partecipazione).
Soltanto se queste regole saranno applicate nella loro interezza saremo certi che i partiti si preoccuperanno di scendere in mezzo alla gente e ascoltarne la voce.
L'applicazione di queste regole prescinde dalla modifica della legge elettorale. Una buona legge elettorale facilita la governabilità, rende più facile prendere le decisioni, ma non assicura la qualità del governo e cioè la bontà delle decisioni stesse. Troppo spesso i partiti hanno fatto carta straccia delle leggi e dei referendum; fanno promesse che poi non mantengono! Se una nuova legge assicurerà le preferenze tanto meglio, ma le preferenze da sole non intaccano minimamente il potere spesso arbitrario dei vertici dei partiti che nel comporre le liste elettorali non sempre seguono criteri di trasparenza. Le regole di cui sopra invece li costringeranno a mettersi al servizio del paese!
[1] Le rare eccezioni devono riguardare personaggi che abbiano riconosciutamene maturato grandi competenze e/o accumulato straordinari meriti.
[2] Devono essere considerate incompatibili con la funzione di parlamentare le seguenti cariche: presidente della repubblica, presidente del consiglio, ministri, presidenti e assessori regionali, presidenti e assessori di province, sindaci e assessori di comuni con più di 10.000 abitanti, presidenti di comunità montane, dirigenti di aziende pubbliche, consulenti di pubbliche amministrazioni